La Pedagogia Clinica non poteva trascurare le ricerche sperimentali tese a esplorare quell’universo misterioso che va a incidere negativamente sulle abilità ritentive ostacolandole, e così ha strutturato una conseguente risposta con procedimenti, tipologie di esperienze e tecniche efficaci che caratterizzano il metodo Memory Power Improvement (MPI). Esso non si limita ad agire per dare risposte al semplice oblio con esercizi di ammaestramento o dell’ars memorandi, bensì promuove il fixage mnestico con una molteplicità di stimoli afferenti, chiamando a sostegno tutti i canali informatori, siano essi sensoriali-percettivi, organizzativo-corporei, creativi, umoristici, immaginativo-mentali o altri, idonei per il conseguimento di una maggiore stabilità emotiva e per la rigenerazione di abilità organizzative. Il metodo propone esperienze opportunamente graduate risvegliando nuovi equilibri psico-corporei raggiunti per mezzo di una migliore organizzazione ritmo-respiratorio-cinetica, del potenziamento gnosico della topografia corporea, del tono e dell’immagine di Sé e consente un recupero di abilità senso-percettive uditive, visive, tattili, olfattive e gustative, prodromo di stabilità mnestica oltre che emozionale.
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