Nasce per dare risposte utili agli individui che nella società attuale, sempre più esigente e aggressiva e testimone di un problema di integrazione della persona nella sua unità biopsichica e socio-culturale, vivono nei disagi, in quello stato di intimo dirty play che altera il ritmo emotivo espressivo e comportamentale. La Pedagogia Clinica per favorire l’autocontrollo riducendo le reazioni emotive troppo intense, e sviluppare una performance negli adattamenti, si è spinta con l’InterArt a sperimentare connessioni dinamiche che appagassero un diverso gioco sinergico. L’arte quale segno, ritmo, movimento, luce, colore, dinamismo ricco di sollecitatori e stimoli alla vita, coniugata in questo metodo consente di cogliere, individuare, sentire, partecipare e tradurre utili nutrimenti di un piacere e di un benessere fino a far maturare una disponibilità alla definizione caratterizzante di ogni aspetto e di ogni simbolo che rappresenta la vita. Una semantica che o realizza un’evocazione, mostra, sviluppa e rende visibili testi realizzati con linee, tratti, macchie, colori, con movimenti creativo-corporei, o trasforma la materia amorfa fino a farle assumere una diversa manifestazione e dotarla di un’anima. È l’arte vissuta come spazio, tempo, ritmo, flusso, abilità e disponibilità a percepire e creare con medium espressivi dal valore maieutico l’occasione di mutare lo stile di vita. Il metodo rappresenta un’opportunità per un’incentivazione delle conoscenze, delle esperienze realizzate analizzando ogni minimo particolare della realtà che è intorno a noi, energizzando sempre più una forza generatrice di entusiasmi e di piaceri, capace di costruire con intensità più autentici equilibri emozionali, emulsionare la creatività, vivere con nuovi intimi interessi ogni palcoscenico dove si recitano opere tradotte in uno scenario, in un concerto, in una drammaturgia in cui natura, suono, colore, forma, poesia e gesto, chiedono il plauso del piacere spirituale che vi riecheggia.
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